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“Revelation Nine”, di Giovanni Brunetto (2020) "The fifth angel sounded his trumpet, and I saw a star that had fallen from the sky to the earth. The star was given the key to the shaft of the Abyss"
Quello che state ascoltando sono principalmente dei sussurri provenienti da luoghi lontani ma sicuramente dal Pianeta Terra. Ho realizzato un breve diario notturno e poetico, una composizione, fatta di voci, suoni, rumori, crepitii e scariche elettriche, che viaggiano veloci nello spazio. Queste notti di debole sonno mi regalano delle belle suggestioni ma anche molto poca consolazione.
Un radio-orologio elettronico ossessivo batte in centonovantatre secondi le confessioni incomprensibili di una anima tormentata: una fibrillazione cardiaca che si spenge segnalata da un suono inesorabile dichiarandone l’asistolia. Il soffio della vita che lascia il posto al proclama successivo.
Inizia così questo mio breve personale “racconto” fatto principalmente di ascolti e registrazioni radiofoniche in SW (Short Wave, Onde Corte) durante ore notturne poco silenziose perché i segnali radio, assieme al rumore delle onde elettriche, possono essere quieti o tempestosi come i mari.
Questi sussurri che si ricevono spariscono in un attimo perché sono segnali molto sfuggenti, come le anime che si manifestavano negli esperimenti di psicofonia ESP degli anni settanta. Bisogna saperli cogliere per fortuna, conoscenza e predisposizione. Al mio fianco sul tavolo: i miei registratori come protesi della mano, l’antenna della radio che diventa un medium, la concentrazione come amplificatore dell’udito, un taccuino per gli appunti. Alcuni segnali se li vai a ricercare non li trovi più sennò.
Non ci sono stelle che guidano la navigazione. Solo un bollettino meteorologico non aggiornato e un radiosegnale criptico che sembra una grande imbarcazione che naviga in difficoltà.
Le onde radio vengono suddivise per varie categorie: una di queste sono i metri di distanza tra la propagazione d’onda. Quale coincidenza! Il distanziamento in metri che contiene le paure da una parte e le misure delle frequenze radio che sono incontenibili.
Anonime preghiere sono le richieste che ho anche incontrato in questo percorso: redenzione, pena, espiazione e salvazione, le ho accostate al suono struggente di uno strumento a corde proveniente dalla Korea del Sud.
Il senso dell’Apocalisse è diffuso come quello della paranoia del Complotto Internazionale.
Ho fatto dialogare un muezzin che canta al tramonto con una comunicazione elettronica trasmessa da un luogo imprecisato perché al calare del sole, in una parte del pianeta, i byte sono la componente fredda e calcolata delle inquietudini dell’animo, le preghiere laiche. Un rifugio sicuro, l’alternativa al Paradiso o all’Inferno.
Gli Uomini del Pianeta Terra, invece al contrario, da come sembra, non si sono fermati tutti. La Terza Guerra Mondiale è iniziata da tempo accompagnata dalla propaganda (che sembra l’assodante rumore dei passi di marcia di un esercito) degli Stati: non si scavano fosse comuni solo a Wall Street negli Stati Uniti d'America o nell’Amazzonia del Brasile per seppellire i poveri senza nome.
Le cure costano care: è più economica un’unica fossa (l’Abisso) e che grande rabbia per ogni essere vivente indifeso lasciato morire per la propria condizione a causa degli interessi di qualcuno.
Questo al primo impatto potrebbe essere un ascolto difficile se siete abituati alla pulizia del suono digitale e alla stereofonia, al segnale “bilanciato” sul lato destro e lato sinistro. Qui troverete dei segnali spuri, sporchi e imperfetti; poca stereofonia perché le registrazioni sono state prese da una radio mono. Ho deciso io poi in quale emisfero distribuire i segnali perché ci sono dei luoghi del pensiero (come quelli del pianeta e del cervello) che ci sentono poco e uno sforzo a direzionare il proprio ascolto dove meno si è abituati, forse può aiutare. Ad ogni ascoltatore poi la propria interpretazione.
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